domenica 31 marzo 2013

Indonesia - Gili Meno


Trip-Guida di Gili Meno, Lombok, Indonesia
GILI MENO
Isola stupenda, spiagge bellissime (coralline, c’é la barriera vicina) anche se strapiene di pezzi di corallo morto per cui bisogna fare sempre molta attenzione ai piedi.
Contatto totale con la natura, si può girare dappertutto scalzi! Pochi turisti nel complesso anche se gli alloggi d’estate (estate italiana) sono quasi tutti pieni. Al limite nella vicina e più grande Gili Trawangan ci sono tantissimi alloggi, sono più economici, e le spiagge sono ugualmente bellissime.
Niente casino la notte, ci son solo 2 bar che in teoria chiudono tardi ma dopo una certa ora sono quasi vuoti. Per chi vuole le feste c’é Gili Trawangan.
Fa molto caldo, clima diverso da Bali dove invece il caldo é più secco e sopportabile (in questo periodo).
ALLOGGI
I prezzi sono riferiti sempre a bungalow per notte (quindi per due persone), solo in alcuni, quando per una persona c’era una differenza di prezzo, ho precisato l’importo. Quindi per esempio 250.000 rp, che sono euro 20,80, fanno 10 euro a testa a notte, o 20 per chi va da solo. TUTTI gli alloggi hanno il lettone grande per due.
HOTEL GAZEBO MENO (il più caro, ma neanche tanto per una breve vacanza), davanti spiaggia, 55 us$ per una stanza doppia, acqua dolce, aria condizionata (di giorno fa molto caldo a G. Meno), colazione. Intorno a ferragosto é molto richiesto, consigliabile prenotare prima.
Tel/fax +62 (0)370 635795
KONTIKI COTTAGES, boungalows davanti alla spiaggia, 250.000 rp (per una o due persone stesso prezzo), acqua dolce, ventilatore, colazione. Boungalows in muratura, carini.
Tel. +62 (0)370 631824
BIRU MENO (segnalato dalla LP), boungalows davanti alla spiaggia, 200.000 rp (1 persona) o 250.000 rp (2 persone), acqua mischiata dolce/salata, ventilatore, colazione.
Tel. +62 (0)8180 3657322
Vista dalla veranda del Mallias ChildMALLIAS CHILD, boungalows davanti alla spiaggia (i più vicini al mare di tutti, 10 metEsempio di bungalow da 16 € per 2 persone (Mallias Child)ri dall’acqua!), 165.000 rp (1 persona) o 200.000 rp (2 persone), acqua dolce, ventilatore, colazione. Tel. +62 (0) 622007
CASABLANCA HOTEL, bel grande giardino verde e fiorito, 80 mt. dalla spiaggia, acqua salmastra, no colazione.
stanza standard, 2 persone, ventil, bagno 100.000 rp;
bungalow isolato, 2 persone, frigo, bagno, ventil, 200.000 rp;
” ” ” ” aria condizionata, 250.000 rp;
Bungalow isolato molto grande, 2 persone, frigo, bagno, aria condizionata, acqua calda, 300.000 rp.
Tel. +62 (0) 633847, fax. +62 (0) 642334, mail lidyblanca@mtr.wasantara.net
SIRI BOUNGALOWS, bungalow 50 mt dalla spiaggia, acqua salata, bagno, colazione ““ vicino all’attracco del traghetto, non visitato.
L’ultimo giorno poi ho intravisto qualche altra sistemazione economica da 50.000 rp e un altro resort davanti all’attracco che però non ho visitato. Insomma gli alloggi non dovrebbero mancare, anche se ho visto che nei periodi di punta sono gli alloggi più cari a finire per primi.

ALTRE INFO UTILI SU GILI MENO
Ristoranti eccezionali, costano poco più dei ristoranti economici di Bali, ma la location é super! Niente soliti tavolini ma piccole baracche con cuscini e tavolo basso davanti al mare. Una delizia!
Internet caro e soprattutto super ultra lentissimo (2 internet café, 3 euro/h circa, ognuno con una connessione analogica per 3-4 pc) .
Buon Gili Meno!
Questa Trip-Guida dedicata a Gili Meno, é stata scritta da Pietro di TravelBaila.it

giovedì 28 marzo 2013

Indonesia - Lombok e Gili

Dopo aver fatto biglietto aereo e visto sono alle prese con le prenotazioni degli alberghi, sto anche cercando di capire quale sia il giro più piacevole. In questi giorni sono molto attratto, leggendo online, dall'isola di Lombok e dalle Gili. Pensavo di fare in questo modo: nave veloce da Bali, hotel primi 4 giorni a Senngigi, 4 giorni nei pressi di Kuta beach (da non confondere con Kuta a Bali), poi Gili Trawangan e a seguire la zona di Komodo che non ho ancora capito bene come raggiungere. Lombok e Gili mi sembrano offrire molto per rilassarsi spero proprio sia così. Aggiornerò con foto e post da Lombok.




lunedì 25 marzo 2013

Biglietto aereo Roma Bali (25 Marzo 2013)

Ieri ho effettuato la mia prenotazione su lastminute.com dopo aver cercato il volo con Skyscanner. La prenotazione e tutti i dati vanno inserire nel form del sito lastminute, per il pagamento ho utilizzato il mio acoount Paypal legato alla mia carta prepagata (usate sempre una prepagata per le transazioni online, oppure  aprite un account Paypal). Il volo è della Etihad operato per una tratta da Alitalia, Etihad e Malaysia airlines costo complessivo 786€ per un volo di andata di 25h e ritorno 21h. Si può trovare di meglio ma dipende anche dalle Vs date, da quanto siete flessibili e da quanto volete spendere. Considerate che per le stesse date scelte da me con la Thay airlines 18.30h andata e 18.30h ritorno (9h in meno complessive) spendete circa 170€ in più, con un solo scalo a Bangkok.

Indonesia Bali visto turistico (Aggiornamento 25 Marzo 2013)

Oggi ho chiamato l'Ambasciata dell'Indonesia, sempre molto gentile, la prassi per il visto è questa: 1 foto, il piano operativo del volo (basta la prenotazione anche se non è il biglietto effettivo), il passaporto. Una sola persona può portare più passaporti anche senza delega, 4 giorni lavorativi per ottenere un visto superiore a 30 giorni. Aggiornerò il post con i prezzi e altro dopo aver ottenuto il visto.

Ambasciata Indonesia
Via Campania 53/55
Tel. 064200911
Orari 9/12 lun/ven




venerdì 22 marzo 2013

Trip India: Varanasi, Sarnath e Bodhgaya

Questo è il giro classico in India per i buddisti, Varanasi ospita una delle più importanti Università Indiane e molti monaci di tutte le tradizioni vivono e studiano qui durante i corsi formali. Varanasi è una città di pellegrini molti dei quali eseguono le rituali abluzioni nel Gange. Tornando al buddismo, è possibile visitare la vicina Sarnath dove il Buddha storico diede il primo insegnamento sulla sua legge O Dharma che dir si voglia. Il buddismo non ha dogmi e fatti salvi i tre gioielli Buddha, Dharma e Sangha (la comunità) non ha dogmi. Anzi, si dice in Tibet "ogni Maestro ha il suo Dharma". Altra gita a qualche ora da Sarnath (10 km da Varanasi) è a 3/4 ore di viaggio, è Bodhgaya, il posto dove il Buddha si illuminò, metà anch'esso di numerosi pellegrinaggi. Come abbiamo detto l'India non è per tutti, di certo non è per quelli che non sopportano la polvere o il caldo. Ci sono anche molti Hotel stile occidentale, quindi non vi preoccupate non siete alla fine del mondo.
 
 
 

giovedì 21 marzo 2013

Trip in India

In questo periodo l'India non è proprio una metà per turisti visto i problemi diplomatici ma è comunque un posto da visitare, per questo ne voglio parlare. Non è un paese difficile da visitare perchè ci si muove con pochi soldi, si dorme con pochi soldi e si mangia con pochi soldi. Le strade sono sempre sporche e impolverate ma chi di voi a viaggiato in Oriente sarà ormai abituato, forse è anche questp il bello di questi posti. Da Dheli potete raggiungere Calcutta in pulman, passando magari per Dheradung e Varanasi. Le strade in India sono molto pericolose quindi cazziate senza pietà l'autista se corre o fa manovre azzardate (succede spesso). Ci sono posti rurali indimendicabili, difficile da spiegare con un post le sensazioni di quei posti. Vi assicuro però che questo paese merita una visita. Non è un posto adatto a tutti, molto spesso nei posti economici l'igiene non è il massimo, il cibo può essere sgradito e in alcune zone il caldo si fa sentire assai. Ovvio dipende da dove andate l'India è immensa. Per quanto abbiate letto e sentito raccontare, l’esperienza di un viaggio in India non si può trasmettere appieno: dovete viverla direttamente, assaporarla con tutti i vostri sensi. Sentirete nelle strade la fragranza del legno di sandalo o dei gelsomini che il venditore vi offre con grazia, vedrete i picchi dell’Himalaya e le infinite spiaggie di Goa e della costa meridionale, gli atolli corallini e le acque interne del Kerala, i fiumi, i villaggi e le foreste tropicali. La diversità di razze, di culture, di linguaggi, di ambiente, disegnano in India scenari sempre diversi. Nel deserto del Rajasthan vedrete processioni di cammelli che trasportano pesanti carichi; nelle riserve vedrete tigri, leopardi, elefanti, uccelli di ogni sorta; lungo le strade incontrerete lente, indolenti vacche sacre. Gusterete un autentico té inglese nei grandi alberghi, sarete catturati dalla grazia delle danzatrici, vi unirete alla folla gioiosa che celebra i suoi festival… gli splendori dell’India non hanno fine.


mercoledì 20 marzo 2013

Clima Nepal

Il Nepal è uno stato incastonato tra Tibet e India il cui territorio scende dalle altitudini massime della terra, coi suoi giganti himalayani oltre gli 8.000 metri, fino alle basse pianure del Terai che sono a malapena un centinaio di metri sul livello del mare. Questo ci potrebbe far intuire che le temperature che ci troviamo sono ben variegate. Nonostante tutto invece il Nepal è uno stato che ha in generale un clima mite.

Il Nepal ha fondamentalmente due stagioni: la stagione dei monsoni e la stagione secca.

La stagione monsonica inizia a fine maggio inizio giugno e finisce a fine settembre inizio di ottobre. Le piogge sono più battenti nel Terai, la fascia a Sud del paese, dove vi è un clima caldo e umido. Nella Valle di Kathmandu invece le piogge sono spesso intermittenti e non è strano trovare una settimana di sole anche in luglio o agosto, anche se minacciata da grosse e basse nubi plumbee che girano attorno nel cielo. La temperatura comunque è calda ma gradevole. In questa stagione non è consigliato mettersi a fare un trekking perché il più delle volte può rivelarsi pesante camminare tra il fango e anche perché in questi mesi di solito le montagne non sono visibili perché le nubi basse ne coprono le alte vette. E’ bello invece dedicarsi alle visite culturali delle antiche capitali e dei villaggi che sono circondati dal verde acceso delle risaie punteggiate dai colori sgargianti dei saree delle donne. L’unica regione che è secca anche in periodo monsonico è il Mustang. Il piccolo regno tra le montagne. Qui ci si può anche cimentare in un trekking senza bagnarsi anche nei mesi estivi.

La stagione secca inizia a ottobre e finisce a maggio. Le temperature più basse sono tra fine dicembre e febbraio incluso. Tenete conto che comunque nella Valle di Kathmandu, anche se è a una quota tra i 1.300 e i 1.400 metri, di notte si va raramente sotto lo zero e praticamente non nevica mai. E’ successo qualche anno fa ed è stato un evento di portata nazionale visto che a Kathmandu non nevicava da più di 60 anni. Quindi tutto sommato i nepalesi della Valle godono di un inverno con ottime temperature rispetto al nostro. A me è successo di stare a mezze maniche in capitale durante il mese di dicembre.

In alta montagna invece il termometro scende ben volentieri e bisogna coprirsi con un buon piumino e attrezzarsi ad affrontare notevoli escursioni termiche nel corso della stessa giornata.

Durante la stagione secca però da aprile a maggio si registrano le temperature più alte in assoluto e l’afa è davvero tanta ovunque. In questi due mesi solitamente si fanno la maggior parte delle grandi spedizioni di ascesa agli 8.000, proprio perché sono i mesi più secchi e caldi. In Terai si boccheggia e il caldo è davvero fastidioso. La fascia a sud del paese al confine con l’India è la zona che ha le temperature più alte in ogni stagione.

Questa fascia di terra che è per lo più pianeggiante ha un clima tropicale molto simile a quello che si trova in India mentre invece la valle ha un clima mite d’inverno con un caldo più che sopportabile d’estate. Insomma un piccolo paradiso.

I mesi migliori per visitare il Nepal sono ottobre e novembre, quando il monsone è finito, il cielo è terso, le temperature sono miti e le montagne si vedono a perdita d’occhio. In questi mesi le rotte dei trekking sono molto battute, soprattutto quelle che partono da Pokhara verso la regione dell’Annapurna. I colori dominanti sono l’ocra e i marroni della terra dove è appena stato colto il riso e il bianco delle cime dell’Himalaya che finalmente si fanno vedere. Questi mesi sono comunque ottimi anche per recarsi a sud nel Terai per visitare i parchi e le riserve naturali delle grandi pianure, dove finalmente non c’è così caldo e il sole è più che sopportabile. Resta inteso che è comunque un paese che può essere visitato tutto l’anno.

Qui il sito ufficiale per la meteorologia in Nepal

http://www.mfd.gov.np/

qui un sito meteo internazionale che da le previsioni su Kathmandu

martedì 19 marzo 2013

Documenti Nepal

DOCUMENTI NECESSARI PER L’INGRESSO IN NEPAL (aggiornato 19 Marzo 2013)

Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi e comunque superiore al periodo di permanenza nel Paese.
Visto d’ingresso: obbligatorio. E’ possibile ottenere il visto direttamente all’ingresso nel Paese presso la frontiera terrestre o all’aeroporto di Kathmandu presentando il passaporto (con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo) e due foto tessera. E’ inoltre possibile ottenere il visto presso il Consolato Onorario del Nepal a Roma (Largo C. Grigioni 7/8 - 00152 Roma; tel.: 0039 0653293402/403/405
Il visto ad ingressi multipli costa 25 dollari USA per 15 giorni di permanenza; 40 dollari USA per 30 giorni di permanenza; 100 dollari USA per 90 giorni di permanenza.

Nel caso ci si rechi in Nepal con un volo in transito per l’India, si consiglia di munirsi di un visto di transito da richiedere alle Autorità consolari indiane in Italia; in assenza del visto non è possibile lasciare la zona aeroportuale (es. in caso di ritardi nelle coincidenze).
Non è consentito svolgere attività lavorative né di volontariato con il visto turistico. Eventuali violazioni potrebbero essere perseguite dalle autorità nepalesi anche in sede penale.
Il Governo nepalese ha autorizzato la “Trekking Agency Association of Nepal” (TAAN) e il “Nepal Tourism Board” (NTB) ad adottare un sistema di registrazione dei turisti stranieri denominato “Trekkers’ Information Management System” (TIMS). Chi si reca in Nepal per effettuare un trekking, inclusi coloro che non fanno parte di un gruppo organizzato, devono essere in possesso di una carta TIMS emessa dalle agenzie TAAN o dal NTB. In caso di emergenza, questo sistema aiuterà le autorità locali a individuare i turisti. Le carte TIMS possono essere richieste in Nepal presso agenzie di trekking autorizzate, presso gli uffici TAAN di Kathmandu e Pokhara o presso l’ufficio NBT a Kathmandu.
Formalità valutarie: all’ingresso nel Paese vi è l’obbligo di dichiarare il possesso di valuta oltre i 2000 dollari USA. La mancata dichiarazione è considerata un reato. Le Rupie nepalesi non sono esportabili.
Per i viaggiatori provenienti dall’India che posseggano Rupie indiane si fa presente che sono accettate, e consentite, le banconote in Rupie indiane di taglio non superiore alle 100 Rupie. Non e’ ammessa l’importazione di banconote da 500 e da 1.000 Rupie indiane.

Negli alberghi e nei negozi più strutturati della capitale sono accettate le carte di credito internazionali (visa, ecc.) a condizione che non siano state rilasciate da un Istituto bancario indiano.
 
 

lunedì 18 marzo 2013

La terra mitica di Gengis khan

 
Della Momgolia non ho per ora notizie fresche perchè sono stato in questo paese nel 1993, inserisco in questo post quello che ricordo sempre nella speranza che sia d'aiuto ai viaggiatori. Se avete informazioni recenti siete invitati ad inserire un post.
 
Nella capitale Ulan Bator, visita al Ganden Choeling ornato dai Buddha del mitico scultore ZanabazarNei Gobi, i 108 stupa bianchi che circondano il tempio di Erdene Zu. A Darhan, il grande monastero di Guru Deva.
 
Completamente racchiusa tra Cina e Russia, la Repubblica Mongola - detta Esterna per distinguerla da quella Interna, che è parte integrante della Cina - si è staccata dall’Unione Sovietica all’inizio degli Anni Novanta, diventando uno stato indipendente. Ma la sua peculiare posizione geografica e la ancora scarsissima presenza industriale la rendono tuttora completamente dipendente dalla Russia per l’approvvigionamento di combustibile, zucchero, quaderni, pneumatici...
Se il vostro pullman ha un guasto, non è detto che l’autista troverà il pezzo di ricambio necessario; e non stupitevi se il ristorante dell’hotel vi serve per tre giorni di fila lo stesso menu.
Può anche accadere che, benché in Mongolia ci siano più mucche che abitanti, nella capitale Ulan Bator manchino il latte o il burro. Il motivo è semplice: non sono arrivati in città perché mancava la benzina per trasportarli in camion dalle campagne.
Nei pochi negozi, non è raro vedere lunghissime code di gente che cerca di accaparrarsi qualche particolare articolo appena arrivato e destinato a sparire di lì a poco.
La terra di Gengis Khan, eroe nazionale, comunque, è un paese incantevole, dal punto di vista naturalistico come da quello spirituale.
I due milioni di abitanti sono sparsi su un territorio vasto cinque volte l'Italia, diviso geograficamente in due grandi aree.
Al Nord, la zona delle colline e delle montagne è ricoperta da foreste e pascoli sterminati, punteggiati dalle «yurte», le tende circolari dei pastori nomadi, e da un’immensa quantità di capi di bestiame, da cui i mongoli ricavano cashmere di pregio, cuoio, latte, burro e un ottimo yogurt.
La bellezza di questi pascoli - percorsi dai mongoli a cavallo, con la proverbiale abilità che li fa cavalcare a pelo a velocità sfrenata - ha ispirato affascinanti canti popolari, che i pastori cantano accompagnandosi con strumenti tradizionali, tra i quali spicca una sorta di balalaika.
Al Sud, c’è un’immensa area semidesertica, il mitico deserto dei Gobi, in cui molti situano la dimensione terrena di Shambala, la Terra Pura ricercata invano da tanti viaggiatori, accessibile solo agli animi senza macchia.
Qui si trova uno dei più antichi monasteri della Mongolia, Erdene Zu, circondato da 108 stupa bianchi.
La tradizione spirituale della Mongolia è in tutto e per tutto uguale a quella buddista del Tibet. L’intensa vita religiosa, animata fino agli inizi del secolo da un grande numero di monasteri, fu bruscamente spezzata circa ottant’anni fa dalle distruzioni compiute dai comunisti russi. Pochissimi templi furono risparmiati.
Soltanto nell’ultimo decennio, nella grande fatica dell’indipendenza ritrovata, i mongoli hanno potuto riscoprire anche la libertà religiosa: i monasteri rimasti hanno cominciato velocemente a ripopolarsi e in molte zone del paese sono state avviate opere di ricostruzione e restauro.
Per finanziare i lavori di ricostruzione dei monasteri, si fanno collette che riducono a zero i già magrissimi salari (dieci dollari o poco più al mese: la moneta nazionale, il Tugrik, non vale quasi la carta su cui è stampata). A volte, più semplicemente, si pianta una «yurta» tra le rovine del monastero.
Il viaggio inizia a Ulan Bator, la capitale con vecchi palazzi in stile sovietico e con monumentali viali. Qui è sopravvissuto alle distruzioni il monastero di Ganden Choeling, dove è possibile ammirare splendide opere sacre, in particolare i Buddha in bronzo di Zanabazar. Il mitico scultore del XVII secolo aveva studiato nei monasteri del Tibet imparando le tecniche dell’arte sacra che poi reinterpretò con una finezza straordinaria.
A Ulan Bator si può assistere anche a spettacoli teatrali in costume, in cui non mancano i tradizionali numeri di contorsionismo.
Si prosegue tra montagne e pascoli verso la seconda città della Mongolia, Darhan: dietro l’ennesima curva improvvisamente si staglia la mole del monastero di Amarbayasgalan. È un' enorme costruzione dai tetti a pagoda, circondata da mura rettangolari. Dopo quasi settant'anni di abbandono, un’imponente opera di restauro è stata avviata sotto la guida del grande lama ultraottantenne Guru Deva nel 1993.
E qui è possibile sperimentare la vera vita dei mongoli: si dorme nelle «yurte», che il monastero ha attrezzato per i visitatori, e ci si risveglia circondati dalla natura ancora incontaminata e immersi nei canti di preghiera dei monaci.

 


Partenza da Mosca o da Pechino

Il viaggio - La capitale, Ulan Bator, è raggiungibile in aereo da Mosca o da Pechino. Oppure, per i più coraggiosi, in treno, sempre da Mosca o da Pechino, con la mitica Transiberiana.
Il visto - In Italia non ci sono ambasciate Mongole e quindi per il visto è necessario rivolgersi all'Ambasciata Mongola con sede a Ginevra (Svizzera).
La profilassi - Non è richiesto nessun tipo di vaccinazioni. (Attenzione a mangiare la carne).
La stagione - Il clima è freddo: nel mese più caldo, luglio, si raggiungono i 20 gradi, 30 nella zona del deserto dei Gobi. I mesi migliori per visitare la Mongolia sono quindi luglio e agosto ed è necessario comunque portare con sé abiti pesanti
La valuta - La valuta locale è il tugrik, che può essere ottenuta soltanto sul posto cambiando dollari americani.
Hotel Ulan Bator - http://www.bayangolhotel.mn/
 
 

Travel in Nepal

In Nepal sono stato quattro volte ma vorrei raccontare la mia prima esperienza, nei prossimi post inserirò invece notizie recenti su dove andare e cosa fare in questo paese.
Nella mia prima esperienza con il Nepal non avendo molti soldi a disposizione presi una compagnia aerea poco costosa ma anche molto rischiosa, anche in considerazione del fatto che l'aeroporto di Kathmandu è molto pericoloso per la sua posizione. La compagnia di bandiera del Bangladesh la Biman con scalo di una notte a Dhacca, la realtà di povertà in questa città è lontana da noi anni luce.
Detto questo sono arrivato a Kathmandu senza problemi, all'aeroporto si pagano 40 dollari di visto turistico valido 30 giorni. Sono arrivato senza alcuna prenotazione e abbiamo trovato con facilità un appartamento in affitto per alcuni giorni. Nei giorni successivi oltre a visitare Kathamndu ho cercato una guida per un Trekking sulll'Annapurna e siamo partiti per Pokhara insieme ad altre sei persone in gruppo. Il viaggio per Pokhara è su una strada con strapionbo ed in fondo scorre impetuoso il fiume, la strada è pericolosa e gli autisti nepalesi non hanno fama di essere abili al volante. Pokhara è una cittadina tranquilla dominata dall'Himalaya. Il Trekking è durato 15 gg dormendo in rifugi montani, spesso pioveva perchè il trekking lo abbiamo fatto in Agosto mese monsonico e la cosa più noiosa erano delle piccole sanguisughe tipo vermi, questi animali si arrampicano partendo dalle scarpe e attratti dal calore del corpo cercano un punto per iniziare a succhiare il sangue. Sono piccoli ma numerosi e molto fastidiosi in questo periodo. Siamo arrivati fino a Tatopani (acquacalda) dove c'erano delle meravigliose pozze di acqua termale accanto ad un fiume montano, sovrastato dalla mantagna con numerose aquile che volteggiavano alte nel cielo. Scendendo a valle di nuovo verso Pokhara il paesaggio cambia radicalmente e diventa sempre più colorato di verde, numerose sono i terrazzamenti per la coltivazione. Dopo il Trakking siamo stati alcuni giorni nel Parco Nazionale del Chitwan, dove a dorso di elefanti siamo andati a vedere i rinoceronti i libertà. 
Tornati a Kathmandu e salutati i compagni di escursione, mi sono dedicato a visitare i d'intorni di Kathamandu. Sono stato a Parphing, luogo dove i tibetani venerano Tara e a Nagarkot posto meraviglioso da dove ammirare la catena Himalayana.    
 
 

 

domenica 17 marzo 2013

Viaggiatore o perditempo

Viaggiare per mettere una bandierina sulla Nazione visitata, o per mettere un timbro in più sul passaporto è certo uno sport praticato. In questi casi viaggiare è da perditempo, in tutti gli altri casi viaggiare è importante. Per chi studia, per chi vuole lavorare, per chi vuole trovare un pò di pace lontano dalla propria realtà, etc.. Nel mio caso ho sempre cercato di legare il viaggio ad una esperienza conoscitiva, forse per questo viaggio esclusivamente verso l'Asia, zona che è anche oggetto dei miei interessi e dei miei studi accademici a suo tempo. Con il tempo gli interessi si affinano e si apprezzano le cose più semplici, sfuggite spesso nei primi viaggi. Non è sempre facile spiegare quale necessità spinge il viaggiatore, che spesso è additato come una persona che non ha niente da fare e non vuole fare niente, la verità è che soltanto un viaggiatore ne capisce un'altro e come recitava un proverbio latino solo "il simile conosce il simile".
Lago Baykal
 
 

Prime esperienze in viaggio

Uno dei motivi per cui scrivo è perchè mi aiuta a ricordare e ad elaborare. Scrivendo questo post mi sono venuti in mente i miei primi viaggi, e soprattutto i primi consigli di quelli che avevano più del doppio dei miei anni... quante cazzate. Vorrei raccontare di alcuni episodi di viaggio legati anche alla mia pratica buddista, filosofia che seguo da 22 anni ma non in modo pedisseguo, ovvero passivamente e senza ragionare. Nel mio primissimo viaggio in quel di Katmandu in Nepal, mi si palesaro molti personaggi che oggi ricordo con affetto, anche se non sempre si sono comportati bene con me. In quell'occasione alcuni di loro ebbero un classico incidente di viaggio, lo smarrimento delle valigie da parte della compagnia aerea. Avendo viaggiato in gruppo queste persone, con una certa esperienza nella pratica buddista (alcuni erano ex monaci di una scuola del buddismo tibetano), erano stati trattati dalla compagnia aerea in blocco come gruppo. La compagnia non aveva la più pallida idea di dove fossero finite le valigie, e credo non lo seppero mai neanche i proprietari, e mise a disposizione di questo gruppetto alcune cose tipo, indumenti, borse e forse mise a disposizione anche dei soldi. Quello che mi sconcertò fu l'attegiamento di persone con esperienza di meditazione e soprattutto con più di venti anni di esperienza nei viaggi. L'assoluta mancanza di calma necessaria per risolvere un problema, l'inadeguatezza nel rivolgersi alla compagnia aerea e soprattutto la mancanza di solidarietà tra amici (oltre che compagni di viaggio di vecchia data). Questo il primo episodio, il secondo invece è relativo al mio biglietto aereo, essendo il più giovane una persona con esperienza di viaggio e con un inglese migliore del mio (almeno così si diceva), si offri di riconfermare il mio biglietto presso l'ufficio della compagnia aerea. Andammo insieme con il classico tuk tuk ed ottenni il mio biglietto. L'indomani partii per scoprire che il biglietto era sbagliato e che la mia coincidenza da Dheli per Roma non c'era. Rimasi due giorni a Dheli prima di risolvere la cosa. La terza esperienza è anch'essa relativa ai bagagli; uno dei consigli costanti era stato quello di fare attenzione prima e dopo l'imbarco affinche nessuno tentasse di rubare il bagaglio. Come volevasi dimostrare uno di quelli più esperti, che mi elargiva consigli, fu derubato di una valigia piena di macchinette fotografiche molto costose della Nikon. Tutto questo per dire che a volte più dell'esperienza, in viaggio, conta una certa predisposizione al fare attenzione ed al sapersi comportare. Non prendete per oro colato i consigli degli altri, perchè ogni situazione è diversa dalle altre e ricordate di mantenere sempre la calma ovunque vi troviate. Fate sempre da soli le Vs prenotazioni e non delegate altri a questo compito. Fate sempre una assicurazione di viaggio che copra il biglietto, le spese mediche ed il bagaglio, eventuali problemi saranno vissuti con più tranquillità.
 
 

 
 

Clima in Giordania

La Giordania è un paese desertico. Ciò significa molte giornate di sole caldo, temperature elevate in tutto l’anno e polvere più o meno ovunque. La regione più calda della Giordania e la Valle della Giordania, dove le temperature raggiungono regolarmente i 40 gradi in estate. La temperatura rinfresca durante la notte. L’altra principale regione della Giordania, l’altopiano, è più calda ed asciutta durante tutto l’anno, con temperature che variano dai 20 gradi nelle minime ai 30 gradi nelle massime.

Sebbene il 75% della Giordania sia considerato deserto, con scarse precipitazioni, ci sono aree come Amman dove piove regolarmente tra novembre e marzo. Per cui ricordatevi di portare un impermeabile se visitate il paese in inverno. La città turistica di Aqaba, sul Mar Rosso, è un porto caldo ed asciutto durante l’inverno, dal momento che si trova in una regione desertica. Le temperature raggiungono i minimi in tutto il paese a dicembre e gennaio, per cui è necessario portare con sé anche qualche indumento più pesante. Anche durante l’estate le notti possono essere sorprendentemente fresche. Altrimenti, portatevi vestiti leggeri se visitate la Giordania tra maggio e settembre. La primavera e l’autunno sono i periodi più piacevoli per visitare la Giordania. I cieli sono limpidi e blu e le temperature confortevolmente calde.
 
 
 

Travel in Asia

Le prime volte ho viaggiato verso oriente per fuggire dalla realtà del quotidiano ma oggi non è più così. Il primo viaggio fatto in Nepal nel 1992 mi consentì di guardarmi intorno e di capire che non tutte le cose qui da noi sono negative, ad esempio i pochi soldi guadagnati in Italia e sui quali spesso sputiamo sopra, in quasi tutti i paesi dell'Asia consentono una vita più che dignitosa. Quando ebbi chiara questa cosa iniziai a dare un valore diverso alle cose ed al denaro. Con i soldi guadagnati facendo lavori men che modesti, quasi tutti lavori edili di decorazione di interni e imbiancatura, ho girato negli anni novanta buona parte dell'Asia, paesi che fino ad allora avevo soltanto visto e sognato sugli Atlanti geografici o su qualche puntata di Quark. Viaggiando si conoscono tante persone, dalle quali e con le quali si fa esperienza e si cerca di capire qual'è il proprio personale modo di viaggiare. Non amo i grandi alberghi, come ho già detto in un altro post, anche se spesso ci sono stato; mi piacciono invece le piccole realtà, i piccoli ristoranti familiari arrangiati, quelli che i turisti snobbano per paura di sentirsi male (può capitare ma ho avuto esperienze di malori anche in Italia). Girare l'Asia mi da un senso di libertà che non riesco ad avere in Europa ad esempio, e men che meno in Italia; girata anch'essa in lungo e in largo. Ieri pensando al prossimo viaggio che sarà in Indonesia, ho provato a guardare dei video fatti da turisti italiani a Bali. Sono rimasto basito dal fatto che i giri turistici proposti, sono gli stessi identici che venivano proposti venti anni fa e dai quali mi tenevo alla larga. Li ho sempre visti come gite senza alcun senso, e mi viene da pensare alle migliaia di persone che vanno fiere delle loro foto esotiche, uguali identiche a quelle di migliaia di altre persone. Insomma la vera standardizzazione, il viaggio in stile catena di montaggio.Quello che poi mi sconvolge è che ancora oggi, con internet a disposizione, ci sono persone che fanno ancora questo tipo di viaggi. Il mio consiglio è quello di fare il biglietto, di leggere on line i consigli dei viaggiatori, e di fare la propria personale esperienza.
 
 
 

Dove mangiare in Giordania

Un pò ovunque in Giordania ci sono delle "rosticcerie" dove potete mangiare il classico Kebab e spesso anche hamburger e patatine fritte... sempre se vi fidate. L'alternativa è il ristorante ed io ne ho testati alcuni, quelli che vi propongo secondo me meritano tutti un commento più che positivo. Il "Green Valley Restaurant" si torvo a Jerash, ha un comodo parcheggio, l'aria e familiare e fanno il pane al momento. Ad Amman vi consiglio il "Tawaheen Al Hawa Restaurant" e l'"Hashem Restaurant" mentre a Petra vi consiglio l'" Heritage Experience Restaurant" un ristorante a conduzione familiare. Ultimo ma non ultimo, anzi, a Madaba è immancabile una serata all'"Haret Jdoudna Restaurant" dove spesso ci sono serate con musica dal vivo in una strepitosa atmofera araba. Questi ristoranti li trovate su tutte le guide della Giordania e sui vari Forum di viaggi. Si mangia benissimo.
 
 

venerdì 15 marzo 2013

Dove dormire in Giordania

Arrivati ad Amman sono subito andato a Madaba, qui ho dormito in un hotel che ho scelto più per la posizione che per i commenti positivi il Madaba Inn Hotel, 60 euro circa a notte in camera doppia. Diciamo che forse si può trovare di meglio ma come appoggio per qualche giorno può andar bene. I proprietari del'Hotel gestiscono anche un negozio fornitissimo con prodotti del mar morto e vi fa uno sconto del 50% come ospiti dell'hotel, questo mi ha permesso di comprare delle creme solari ottime che sono state molto utili visto che il sole è davvero forte. A due passi a piedi da questo hotel c'è la straordinaria chiesa di San Giorgio che vi consiglio di visitare.
A Petra (Wadi Musa) invece gli Hotel hanno standard migliori, gli alberghi sono nei pressi dell'ingresso del sito archeologico di Petra ed hanno standard occidentali, così come i ristoranti. Non ho riscontrato grossi problemi o situazioni di stress, la Giordania a mio avviso è un paese molto tranquillo da visitare per un turista.
 
Altri hotel come al solito li trovate su siti tipo booking.com o venere.com.

http://www.madaba-inn.com
http://it.wikipedia.org/wiki/Madaba

 
 
Mosaici nella chiesa di San Giorgio a Madaba




Voli per la Giordania

Dall'Italia la Giordania è facilmente raggiungibile con voli diretti per Amman la capitale. Le compagnie meno costose sono la Egypt airlines (considerate però che l'Egitto è in una situazione politica difficile), la Turkish airlines e anche ovvio la compagnia di bandiera che è la Jordan airlines. Il costo in questo periodo quindi Marzo è intorno alle 400 € mentre nei mesi estivi il prezzo sale. Molte altre compagnie effettuano voli per Amman sotto inseerisco i link di alcuni motori di ricerca per i voli.
 
 
 
 
Cittadella di Amman zona archeologica
 
 

La mia Giordania

In Giordania ho fatto un'esperienza fantastica ci sono stato in missione archeologica. L'associazione con la quale tutt'ora collaboro è una ONG e una Onlus quindi senza scopo di lucro, siamo stati per un progetto di cooperazione allo sviluppo relativo ad una zona archeologica nel deserto della Giordania. Sembra una cosa altisonante ma in realtà non è stato così difficile prendervi parte. La Giordania è un posto incredibile con siti archeologici meravigliosi, e ve lo dice uno che vive a Roma, quindi abituato a posti di rilevanza storico/artistica. Perchè andare in Giordania? Semplice per visitare Petra, Jerash, Madhaba, Aqaba, il monte Nebo da dove Mosè vide per la prima volta la "Terra Promessa" o per andare a fare un bagno nel salatissimo Mar Morto. Nei prossimi post darò tutte indicazioni utili per raggiuangere questa destinazione.
 
 

giovedì 14 marzo 2013

Cambio valuta a Bali

Si possono tranquillamente portare gli euro, viene cambiata ogni tipo di banconota, purchè in buone condizioni e senza strappi. Si incontrano moltissimi money changers con offerte fin troppo vantaggiose e se sono troppo vantaggiose celano l'imbroglio, quindi puoi cambiare senza problemi dai money changers autorizzati che si incontrano un po' ovunque (soprattutto nella zona di kuta) dove il tasso di cambio è quello ufficiale e non applicano spese. Anche in arrivo in aeroporto verrete allegramente invitati da una serie di uffici cambio che si trovano poco prima dell'uscita. Se avete bisogno di contanti immediati cambiate qui giusto il necessario, il tasso applicato non è convenientissimo, troverete di meglio dai money changers autorizzati che differiscono di poco o spesso niente l'uno dall'altro. La carta di credito è accettata dagli alberghi, da molti ristoranti e anche da molti negozi, tuttavia qualche volta, alcuni esercizi chiedono una addizionale del 2 o 3% che Chiaramente non è dovuta, ma potreste dovervi trovare a discutere. Si possono prelevare soldi al bancomat pagando dai 2 ai 5 euro a secondo dalla carta di credito.

Il clima di Bali

La durata del giorno e della notte è praticamente uguale, con pochissime variazioni nel corso dell'anno, perché Bali è situata solo qualche grado a sud dell'equatore. Il sole sorge e tramonta molto rapidamente, l'alba e il crepuscolo sono quasi inesistenti. Durante tutto l'anno, le temperature variano anch'esse ben poco. Vanno da circa 26 °C nella stagione "fresca" (da maggio a luglio/agosto) a 30 °C nella stagione "calda" (da dicembre a marzo). I nostri mesi estivi, che corrispondono all'inverno australe, sono i più adatti alla visita perché coincidenti con la stagione secca. Le precipitazioni della stagione delle piogge iniziano ad ottobre e terminano ad aprile circa.
 

mercoledì 13 marzo 2013

Guidare a Bali

L'automobile a Bali si può noleggiare senza problemi, ovviamente con la patente internazionale. Si guida a sinistra e le strade non sono sempre propriamente comode, inoltre le indicazioni sono poche e spesso poco visibili, nei centri abitati, specialmente nella zona sud, intorno a Kuta, il traffico è molto molto caotico quasi sempre e nelle ore di punta più che traffico la definirei una coda continua, con il motorino ci si muove un po' meglio. In queste condizioni, io stesso preferisco il taxi o l'autista se obbligato ad usare l'auto. Un'automobile per un giorno intero con autista a disposizione costa circa 500/600000 rupie circa 38/46 €, dovete trattare il prezzo.

Bali - Il surf a Kuta

Il battesimo del surf si fa a  Kuta Beach, a nord di Jimbaran, dove, negli anni 60, i surfer si davano appuntamento per cavalcare le onde e rifugiarsi in alloggi eonomici. Fu l'inizio di un mito. E anche oggi, con i prezzi certo cambiati (ma non troppo a volte), l'atmosfera è ancora quella un po' spartana di una volta, e il litorale di Kuta e Legian resta sempre uno dei più belli (anche se un pò troppo occidentalizzati).
Per girare l'isola, Seminyak (la cui spiaggia è la continuazione di quella di Kuta) è una buona base (ma io preferisco Ubud perchè centrale). È l'enclave degli occidentali che hanno scelto di trasferirsi a Bali, godendosi il lusso di una vita a basso costo e alto rendimento. La fatica di quasi 20 ore di volo si dimentica quasi subito, per immergersi nelle atmosfere balisesi. A kuta fate attenzione al cambio dei bagarini, ci sono tanti furbacchioni

martedì 12 marzo 2013

Bali - Assicurazione medica


Quando viaggiate all’estero per periodi anche brevi è necessario cautelarsi con una buona assicurazione medica. In alcuni paesi come negli Stati Uniti una visita al pronto soccorso che da noi è gratuita può costarvi davvero cara, per non parlare di situazioni più gravi. Anche in Indonesia è indispensabile una buona assicurazione medica per mettervi al riparo da qualsiasi evenienza e godervi in tutto relax la Vs vacanza. Vi consiglio le seguenti:
http://www.europassistance.it
http://www.worldnomads.it

In Indonesia non è richiesta nessuna profilassi tranne quella ntimalarica per alcune zone interne. Si consiglia comunque di andare sempre dal medico curante con anticipo prima del viaggio e farsi consigliare evitanto il "fai da te". Personalmente porto sempre un piccolo kit di pronto soccorso ed evito accuratamente di bere acqua non imbottigliata, sono frequenti i casi di problemi intestinali dovuti all'acqua.

Bali - Documenti e burocrazia


Quali documenti servono? Passaporto e patente internazionale. Il passaporto deve avere una validità residua di almeno sei mesi, il visto si può ottenere all’arrivo in aeroporto  dura 30gg e costa 25 dollari, conservate la ricevuta e 150000 rupie che vi saranno richieste quando pertirete, si paga un supplemento se sforate i giorni consentiti dal visto. Il visto per 60gg lo dovete  in Italia o in altri paesi limitrofi ma non si può fare in Indonesia.

La patente internazionale serve se volete noleggiare un motorino o una macchina per muovervi. La patente internazionale si ottiene lasciando la patente ad una agenzia di pratiche auto che per 90€ si occupa di fare il giro negli appositi uffici, ci vuole un giorno. Oppure andando personalmente agli uffici appositi della motorizzazione costo circa 38€, guardare questo link Motorizzazione Roma funziona allo stesso modo anche nelle altre città italiane.

Inserite i Vs commenti se avete ulteriori informazioni sull'argomento.

lunedì 11 marzo 2013

Bali - Dove dormire


Basta fare una semplice ricerca su booking.com per rendersi conto che ci sono situazioni per tutte le tasche. In un posto come questo sono però convinto che il lusso sia il posto stesso, l’Indonesia/Bali. Vengo da una realtà semplice di una borgata romana quindi prediligo situazioni non di particolare lusso ed informali, pur avendo avuto molte esperienze con situazioni “lussuose” non ne ho una grande considerazione, ho sempre l’impressione di vivere una realtà falsata in questi contesti. Le situazioni che amo invece sono quelle dei piccoli centri, dei bungalow sulla spiaggia  e dei ristorantini dove si mangia bene senza che siano  conosciuti come Gordon Ramsey. Per ora mi limito a segnalare i posti che ho contattato e che sembrano godere di una buona reputazione online, rimando ad altri post dopo mia esperienza diretta. Ecco quello che ho trovato in un mese di ricerca tra internet ed amici:
http://www.bali-bedandbreakfast.com/  
http://www.bungalow-villa.com/nuriani.htm
http://www.bungalow-villa.com/suwandi.htm 
http://www.balicheapaccommodation.com/it

Queste situazioni per me sono più che sufficienti per la prima settimana, poi mi guarderò un po’ intorno e visto che il periodo non è di alta stagione non credo di aver problemi su dove alloggiare. Scriverò appena sul posto per aggiornarvi sulla situazione reale.

Bali - Ricerca del volo


Mi sono messo alla ricerca di un biglietto aereo per Bali con partenza da Roma, periodo Aprile-Maggio, tempo di permanenza 45 gg. Ci sono diverse soluzioni, la prima e quella di prendere una buona compagnia aerea come la Thai airlines compagnia di bandiera della Tailandia andata 18 h, ritorno 20,30 h di viaggio con scalo a Bangkok per un prezzo di 880 € (è il prezzo migliore che ho trovato, partenza 15 Aprile, ritorno 1 Giugno). Secondo me un buon prezzo considerando la compagnia, le ore di volo e la quasi assoluta certezza di ritrovare il bagaglio, visto che si dovrebbe viaggiare sempre con lo stesso aereo facendo soltanto uno scalo tecnico. L’alternativa è un volo Etihad che costa meno 758 € ma con più ore di volo 25 all’andata e 24,30 al ritorno con due scali ad Abu Dhabi e kuala Lumpur volando una tratta con Garuda airlines. L’altra alternativa che vi posso consigliare è quella di cercare voli per Kuala Lumpur, Bangkok, Singapore tratte per le quali spesso ci sono delle offerte e fare poi una tratta con una low cost cercando su siti tipo air Asia. Per il volo diciamo che il mio range di spesa è tra le 700€ e le 950€. Per la ricerca ho utilizzato Skyscanner, Kayak, AirAsia, jetcost, Tripadivisor e direttamente per verifica sui siti delle compagnie aeree.

http://www.kayak.it/
http://www.tripadvisor.it/
http://www.airasia.com
http://www.jetcost.it/

Bali e l’Indonesia.


Sto programmando una gita in Indonesia quindi inizio questa serie di post e vi aggiorno di volta in volta su cosa trovo. Vorrei tornare in Indonesia dopo 20 anni per respirare ancora se possibile, quell’aria leggera che si respira in Oriente e più in particolare nelle aree tropicali. Prima tappa sarà l’isola di Bali evocatrice per eccellenza del fascino di questi paesi. La prima volta sono stato in Indonesia ed ho visitato Boroubudur e l’isola di Bali, il sito di Boroubudur è qualcosa di meraviglioso un imponente monumento Buddista, un mandala tridimensionale alto più di 30 m con 7 livelli lungo i quali sono scolpite le storie del Budhha e della sua vita. All’interno del complesso c’era un meraviglioso albergo, pioveva alcune ore al girono ma il caldo era sempre intenso. In quell’occasione visitai anche i d’intorni e l’isola di Bali. In questa nuova gita vorrei visitare con maggiore attenzione Bali e le sue spiagge ma penso di tornare anche alcuni giorni a Boroubudur ed in altri posti dell’Indonesia.

 

Il perché di questo blog.

"Non ho niente da dire che non sia stato detto prima di me, e non sono un abile scrittore. Non pretendo di essere utile agli altri, è per formare il mio spirito che compongo quest'opera"

Shantideva