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domenica 26 maggio 2013

L'Asia dei Backpackers


Spesso mi soffermo a guardare questi strani viaggiatori con enormi zaini sulle spalle ed un aria finto-trasandata: il backpackers. Da quando c'è internet, e da quando ci si può spostare in aereo con estrema facilità questo modo di viaggiare  ha perso molto del suo fascino. Nei primi anni 90 era molto difficile reperire informazioni corrette sui luoghi e su dove dormire ed era l'esperienza diretta ad insegnare tutto, spesso con qualche sorpresa. Oggi il backpackers conosce molto bene internet e può usufruire del web un sicuro punto di appoggio. Prima le indicazioni venivano dalle persone conosciute durante il viaggio, o dagli amici. Oggi invece gli amici sono online pronti ad aiutarti anche in tempo reale e senza mai averti conosciuto.


L'asia per questo modo di viaggiare è una meta perfetta. Gli alloggi si trovano con facilità, anche se ci vuole spirito di adattamento, e le persone aiutano sempre "l'uomo bianco", verso il quale hanno sempre un certo certo timore reverenziale, a volte molto fastidioso. Spesso nei paesi asiatici vedono il turista, anche quello squattrinato, come qualcuno che può fare tutto, pieno di soldi, magari soltanto perchè si può permettere di entrare al macdonalds. Nella mia ultima esperienza in un posto rurale una quindicina di bambini si  sono accalcati a ridosso dell'auto quando mi sono sporto per fare alcune foto. Mi fa sorridere pensare che alcuni viaggiatori credano davvero di potersi calare nella realtà locale soltanto perchè dormono qualche ora in un posto rurale: noi siamo solo di passaggio, loro restano al villaggio tutta la vita.

martedì 30 aprile 2013

Ubud - Gili Trawangan fast boat

Uno dei posti più interessanti da visitare in Indonesia sono di sicuro la Gili Island, raggiungibili con facilità da Bali. Nel mio caso ho preso una fast boat ovvero un battello veloce prenotato direttamente dal mio hotel ad Ubud. Ottenuta la prenotazione, di buon mattino è venuto a prenderci in albergo l'autista con un pulimino della compagnia Sea Marlin. In tutto eravamo 4 adulti e 2 bambini sul pulmino ed il trasferimento è stato tranquillo, arrivati a Padanga Bay siamo stati portati nell'ufficio dove adiacente vi è un "bar" per la colazione. Non è più caotico di una qualsiasi stazione europea. Il traghetto parte in orario alle 8.30 e arriva a Gili Trawangan prima delle 11. Il biglietto si può fare sia per la sola andata e costa circa 24€ oppure 40€ per andata e ritorno. Il ritorno dovrà essere riconfermato con la compagnia dei traghetti ed è libero non ha data fissa, i traghetti partono ogni giorno uno la mattina ed uno il pomeriggio. 

sabato 27 aprile 2013

Indonesia/Bali diario di un viaggio. 12°-13° giorno

Dodicesimo giorno di viaggio, oggi ho ingaggiato un driver per vedere la zona del vulcano Kintamani. In realtà non è molto lontano da Ubud giusto un'ora e mezza che passa molto in fretta. Nell'avvicinarsi al vulcano ho chiesto all'autista di passare per le zone rurali in mezzo alla foresta. Lungo la strada ci sono molte persone che tagliano legname a mano e lo trasportano a spalla fino alla strada, il paesaggio è molto bello soprattutto dove si possono vedere le risaie. Arrivato al Kintamani faccio le foto di rito da un punto panoramico e mi faccio portare sulla riva del lago dominato dal vulcano. L'acqua è sporca e le persone del posto non sembrano interessate alla pulizia del lago. Sulle rive del lago, con vista sul Kintamani c'è una zona termale con diverse vasche, tutto sommato una piacevole sorpresa anche se il prezzo è alto per Bali 150000 rupie l'ingresso 12€. Per mangiare mi affido al driver che mi porta in un piccolo warung solo per gente del posto, per andare in bagno si va dietro il locale stesso, si passa in mezzo ad una fattoria con tanto di maiali, vacche e gli immancabili galli, fino ad arrivare ad una porticina minuscolo dove una malridotta turca vi attende. Comunque il pasto non è male, quando non sapete cosa prendere andate sul sicuro con un Nasi Goreng vegetable, piatto tradizionale indonesiano a base di riso e verdure varie, c'è anche la versione con la carne di solito il pollo. Dopo pranzo il driver mi porta in un bellissimo tempio Indu nei pressi di Bangli dove stranamente mi dicono esserci sempre pochi turisti. All'interno del tempio domina la scena un ficus benjamin secolare straordinario. 

Questa è la terza gita a Bali con autista e devo dire che stancano molto, andare in giro di qua e di là è molto dispersivo, si vede tutto ma non si vede niente quindi ho deciso di andare alle Gili Island dove non ci sono automobili per un pò di meritato relax. La storia continua con i post verso le Gili Island.



lunedì 25 marzo 2013

Biglietto aereo Roma Bali (25 Marzo 2013)

Ieri ho effettuato la mia prenotazione su lastminute.com dopo aver cercato il volo con Skyscanner. La prenotazione e tutti i dati vanno inserire nel form del sito lastminute, per il pagamento ho utilizzato il mio acoount Paypal legato alla mia carta prepagata (usate sempre una prepagata per le transazioni online, oppure  aprite un account Paypal). Il volo è della Etihad operato per una tratta da Alitalia, Etihad e Malaysia airlines costo complessivo 786€ per un volo di andata di 25h e ritorno 21h. Si può trovare di meglio ma dipende anche dalle Vs date, da quanto siete flessibili e da quanto volete spendere. Considerate che per le stesse date scelte da me con la Thay airlines 18.30h andata e 18.30h ritorno (9h in meno complessive) spendete circa 170€ in più, con un solo scalo a Bangkok.

Indonesia Bali visto turistico (Aggiornamento 25 Marzo 2013)

Oggi ho chiamato l'Ambasciata dell'Indonesia, sempre molto gentile, la prassi per il visto è questa: 1 foto, il piano operativo del volo (basta la prenotazione anche se non è il biglietto effettivo), il passaporto. Una sola persona può portare più passaporti anche senza delega, 4 giorni lavorativi per ottenere un visto superiore a 30 giorni. Aggiornerò il post con i prezzi e altro dopo aver ottenuto il visto.

Ambasciata Indonesia
Via Campania 53/55
Tel. 064200911
Orari 9/12 lun/ven




domenica 17 marzo 2013

Prime esperienze in viaggio

Uno dei motivi per cui scrivo è perchè mi aiuta a ricordare e ad elaborare. Scrivendo questo post mi sono venuti in mente i miei primi viaggi, e soprattutto i primi consigli di quelli che avevano più del doppio dei miei anni... quante cazzate. Vorrei raccontare di alcuni episodi di viaggio legati anche alla mia pratica buddista, filosofia che seguo da 22 anni ma non in modo pedisseguo, ovvero passivamente e senza ragionare. Nel mio primissimo viaggio in quel di Katmandu in Nepal, mi si palesaro molti personaggi che oggi ricordo con affetto, anche se non sempre si sono comportati bene con me. In quell'occasione alcuni di loro ebbero un classico incidente di viaggio, lo smarrimento delle valigie da parte della compagnia aerea. Avendo viaggiato in gruppo queste persone, con una certa esperienza nella pratica buddista (alcuni erano ex monaci di una scuola del buddismo tibetano), erano stati trattati dalla compagnia aerea in blocco come gruppo. La compagnia non aveva la più pallida idea di dove fossero finite le valigie, e credo non lo seppero mai neanche i proprietari, e mise a disposizione di questo gruppetto alcune cose tipo, indumenti, borse e forse mise a disposizione anche dei soldi. Quello che mi sconcertò fu l'attegiamento di persone con esperienza di meditazione e soprattutto con più di venti anni di esperienza nei viaggi. L'assoluta mancanza di calma necessaria per risolvere un problema, l'inadeguatezza nel rivolgersi alla compagnia aerea e soprattutto la mancanza di solidarietà tra amici (oltre che compagni di viaggio di vecchia data). Questo il primo episodio, il secondo invece è relativo al mio biglietto aereo, essendo il più giovane una persona con esperienza di viaggio e con un inglese migliore del mio (almeno così si diceva), si offri di riconfermare il mio biglietto presso l'ufficio della compagnia aerea. Andammo insieme con il classico tuk tuk ed ottenni il mio biglietto. L'indomani partii per scoprire che il biglietto era sbagliato e che la mia coincidenza da Dheli per Roma non c'era. Rimasi due giorni a Dheli prima di risolvere la cosa. La terza esperienza è anch'essa relativa ai bagagli; uno dei consigli costanti era stato quello di fare attenzione prima e dopo l'imbarco affinche nessuno tentasse di rubare il bagaglio. Come volevasi dimostrare uno di quelli più esperti, che mi elargiva consigli, fu derubato di una valigia piena di macchinette fotografiche molto costose della Nikon. Tutto questo per dire che a volte più dell'esperienza, in viaggio, conta una certa predisposizione al fare attenzione ed al sapersi comportare. Non prendete per oro colato i consigli degli altri, perchè ogni situazione è diversa dalle altre e ricordate di mantenere sempre la calma ovunque vi troviate. Fate sempre da soli le Vs prenotazioni e non delegate altri a questo compito. Fate sempre una assicurazione di viaggio che copra il biglietto, le spese mediche ed il bagaglio, eventuali problemi saranno vissuti con più tranquillità.
 
 

 
 

Travel in Asia

Le prime volte ho viaggiato verso oriente per fuggire dalla realtà del quotidiano ma oggi non è più così. Il primo viaggio fatto in Nepal nel 1992 mi consentì di guardarmi intorno e di capire che non tutte le cose qui da noi sono negative, ad esempio i pochi soldi guadagnati in Italia e sui quali spesso sputiamo sopra, in quasi tutti i paesi dell'Asia consentono una vita più che dignitosa. Quando ebbi chiara questa cosa iniziai a dare un valore diverso alle cose ed al denaro. Con i soldi guadagnati facendo lavori men che modesti, quasi tutti lavori edili di decorazione di interni e imbiancatura, ho girato negli anni novanta buona parte dell'Asia, paesi che fino ad allora avevo soltanto visto e sognato sugli Atlanti geografici o su qualche puntata di Quark. Viaggiando si conoscono tante persone, dalle quali e con le quali si fa esperienza e si cerca di capire qual'è il proprio personale modo di viaggiare. Non amo i grandi alberghi, come ho già detto in un altro post, anche se spesso ci sono stato; mi piacciono invece le piccole realtà, i piccoli ristoranti familiari arrangiati, quelli che i turisti snobbano per paura di sentirsi male (può capitare ma ho avuto esperienze di malori anche in Italia). Girare l'Asia mi da un senso di libertà che non riesco ad avere in Europa ad esempio, e men che meno in Italia; girata anch'essa in lungo e in largo. Ieri pensando al prossimo viaggio che sarà in Indonesia, ho provato a guardare dei video fatti da turisti italiani a Bali. Sono rimasto basito dal fatto che i giri turistici proposti, sono gli stessi identici che venivano proposti venti anni fa e dai quali mi tenevo alla larga. Li ho sempre visti come gite senza alcun senso, e mi viene da pensare alle migliaia di persone che vanno fiere delle loro foto esotiche, uguali identiche a quelle di migliaia di altre persone. Insomma la vera standardizzazione, il viaggio in stile catena di montaggio.Quello che poi mi sconvolge è che ancora oggi, con internet a disposizione, ci sono persone che fanno ancora questo tipo di viaggi. Il mio consiglio è quello di fare il biglietto, di leggere on line i consigli dei viaggiatori, e di fare la propria personale esperienza.