Questo è il giro classico in India per i buddisti, Varanasi ospita una delle più importanti Università Indiane e molti monaci di tutte le tradizioni vivono e studiano qui durante i corsi formali. Varanasi è una città di pellegrini molti dei quali eseguono le rituali abluzioni nel Gange. Tornando al buddismo, è possibile visitare la vicina Sarnath dove il Buddha storico diede il primo insegnamento sulla sua legge O Dharma che dir si voglia. Il buddismo non ha dogmi e fatti salvi i tre gioielli Buddha, Dharma e Sangha (la comunità) non ha dogmi. Anzi, si dice in Tibet "ogni Maestro ha il suo Dharma". Altra gita a qualche ora da Sarnath (10 km da Varanasi) è a 3/4 ore di viaggio, è Bodhgaya, il posto dove il Buddha si illuminò, metà anch'esso di numerosi pellegrinaggi. Come abbiamo detto l'India non è per tutti, di certo non è per quelli che non sopportano la polvere o il caldo. Ci sono anche molti Hotel stile occidentale, quindi non vi preoccupate non siete alla fine del mondo.
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venerdì 22 marzo 2013
Trip India: Varanasi, Sarnath e Bodhgaya
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domenica 17 marzo 2013
Prime esperienze in viaggio
Uno dei motivi per cui scrivo è perchè mi aiuta a ricordare e ad elaborare. Scrivendo questo post mi sono venuti in mente i miei primi viaggi, e soprattutto i primi consigli di quelli che avevano più del doppio dei miei anni... quante cazzate. Vorrei raccontare di alcuni episodi di viaggio legati anche alla mia pratica buddista, filosofia che seguo da 22 anni ma non in modo pedisseguo, ovvero passivamente e senza ragionare. Nel mio primissimo viaggio in quel di Katmandu in Nepal, mi si palesaro molti personaggi che oggi ricordo con affetto, anche se non sempre si sono comportati bene con me. In quell'occasione alcuni di loro ebbero un classico incidente di viaggio, lo smarrimento delle valigie da parte della compagnia aerea. Avendo viaggiato in gruppo queste persone, con una certa esperienza nella pratica buddista (alcuni erano ex monaci di una scuola del buddismo tibetano), erano stati trattati dalla compagnia aerea in blocco come gruppo. La compagnia non aveva la più pallida idea di dove fossero finite le valigie, e credo non lo seppero mai neanche i proprietari, e mise a disposizione di questo gruppetto alcune cose tipo, indumenti, borse e forse mise a disposizione anche dei soldi. Quello che mi sconcertò fu l'attegiamento di persone con esperienza di meditazione e soprattutto con più di venti anni di esperienza nei viaggi. L'assoluta mancanza di calma necessaria per risolvere un problema, l'inadeguatezza nel rivolgersi alla compagnia aerea e soprattutto la mancanza di solidarietà tra amici (oltre che compagni di viaggio di vecchia data). Questo il primo episodio, il secondo invece è relativo al mio biglietto aereo, essendo il più giovane una persona con esperienza di viaggio e con un inglese migliore del mio (almeno così si diceva), si offri di riconfermare il mio biglietto presso l'ufficio della compagnia aerea. Andammo insieme con il classico tuk tuk ed ottenni il mio biglietto. L'indomani partii per scoprire che il biglietto era sbagliato e che la mia coincidenza da Dheli per Roma non c'era. Rimasi due giorni a Dheli prima di risolvere la cosa. La terza esperienza è anch'essa relativa ai bagagli; uno dei consigli costanti era stato quello di fare attenzione prima e dopo l'imbarco affinche nessuno tentasse di rubare il bagaglio. Come volevasi dimostrare uno di quelli più esperti, che mi elargiva consigli, fu derubato di una valigia piena di macchinette fotografiche molto costose della Nikon. Tutto questo per dire che a volte più dell'esperienza, in viaggio, conta una certa predisposizione al fare attenzione ed al sapersi comportare. Non prendete per oro colato i consigli degli altri, perchè ogni situazione è diversa dalle altre e ricordate di mantenere sempre la calma ovunque vi troviate. Fate sempre da soli le Vs prenotazioni e non delegate altri a questo compito. Fate sempre una assicurazione di viaggio che copra il biglietto, le spese mediche ed il bagaglio, eventuali problemi saranno vissuti con più tranquillità.
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Travel in Asia
Le prime volte ho viaggiato verso oriente per fuggire dalla realtà del quotidiano ma oggi non è più così. Il primo viaggio fatto in Nepal nel 1992 mi consentì di guardarmi intorno e di capire che non tutte le cose qui da noi sono negative, ad esempio i pochi soldi guadagnati in Italia e sui quali spesso sputiamo sopra, in quasi tutti i paesi dell'Asia consentono una vita più che dignitosa. Quando ebbi chiara questa cosa iniziai a dare un valore diverso alle cose ed al denaro. Con i soldi guadagnati facendo lavori men che modesti, quasi tutti lavori edili di decorazione di interni e imbiancatura, ho girato negli anni novanta buona parte dell'Asia, paesi che fino ad allora avevo soltanto visto e sognato sugli Atlanti geografici o su qualche puntata di Quark. Viaggiando si conoscono tante persone, dalle quali e con le quali si fa esperienza e si cerca di capire qual'è il proprio personale modo di viaggiare. Non amo i grandi alberghi, come ho già detto in un altro post, anche se spesso ci sono stato; mi piacciono invece le piccole realtà, i piccoli ristoranti familiari arrangiati, quelli che i turisti snobbano per paura di sentirsi male (può capitare ma ho avuto esperienze di malori anche in Italia). Girare l'Asia mi da un senso di libertà che non riesco ad avere in Europa ad esempio, e men che meno in Italia; girata anch'essa in lungo e in largo. Ieri pensando al prossimo viaggio che sarà in Indonesia, ho provato a guardare dei video fatti da turisti italiani a Bali. Sono rimasto basito dal fatto che i giri turistici proposti, sono gli stessi identici che venivano proposti venti anni fa e dai quali mi tenevo alla larga. Li ho sempre visti come gite senza alcun senso, e mi viene da pensare alle migliaia di persone che vanno fiere delle loro foto esotiche, uguali identiche a quelle di migliaia di altre persone. Insomma la vera standardizzazione, il viaggio in stile catena di montaggio.Quello che poi mi sconvolge è che ancora oggi, con internet a disposizione, ci sono persone che fanno ancora questo tipo di viaggi. Il mio consiglio è quello di fare il biglietto, di leggere on line i consigli dei viaggiatori, e di fare la propria personale esperienza.
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